L’esperienza di un laboratorio con gli studenti dell’Università di Ferrara (laboratorio di Design del Prodotto Industriale) diventa un manifesto sul mobile autoprodotto e sulla conoscenza aperta e condivisa.
È questo il tema del convegno che si è tenuto questa mattina al Salone dell’Alto Artigianato Italiano in corso all’Arsenale di Venezia, visitabile fino a domani, alla presenza di Maika Canton, consigliera comunale del Comune di Venezia, realizzato a cura dell’Università di Ferrara, dipartimento di Architettura con il prof. Ivano Vianello.
“Il progetto di cui oggi parliamo è importante non solo per l’alto artigianato che qui in questa splendida cornice e in questi giorni viene rappresentato, ma anche per il design e i giovani che lo studiano e lo realizzano- ha affermato la consigliera Canton in apertura dell’appuntamento- Oggi viene spiegata e illustrata la prospettiva che i nostri giovani potranno avere nel loro futuro”.
A presentare il progetto #OPENFURNISHINGS nella tesa dell’Arsenale è stato il prof. Vianello che si è concentrato sul ruolo del design.
Responsabilità, riflessione, meditazione e critica fanno parte del design contemporaneo tanto quanto l’inclusione di grandi processi sociali ed ecologici. Sulla base della definizione del lavoro e del ruolo del designer, #OPENFURNISHINGS è un manifesto sul mobile autoprodotto, sulla produzione aperta, sulla conoscenza condivisa, sull’uso condiviso e responsabile delle risorse, che pianifica le informazioni per rendere disponibile sistemi di mobili. Il progetto prende spunto dalla visione di autoprogettazione di Enzo Mari, manifesto ispirato sulla produzione aperta e sulla condivisione della conoscenza.